Ho sempre detestato i bagni per disabili incompleti, specie nelle aziende. Denotano la tipica ipocrisia italiota, rispettosa solo laddove c’è una sanzione.
Mi spiego: li mettono perché sono obbligati, e perché di conseguenza verrebbero multati se non lo facessero, però poi, come nella foto, tolgono il “doccino” e il relativo tubo.
Il retro-pensiero è pressapoco questo: “tolgo il tubo perché tanto di disabili nella mia azienda non ce ne sono, e non ce ne saranno mai; quindi per evitare che gli altri (leggi quelli normali) lo rompano, lo tolgo”.
Doppia discriminazione: non voglio disabili a mano e considero alla stregua di deficienti incivili i non disabili (sulla seconda affermazione le statistiche non sono proprio a mio favore, a onor del vero).
Il mio amico Stefano dice:
Se le persone immaginassero che la mancanza di intelligenza è una forma di disabilità, starebbero più attente, ma ahime! non ci arrivano…
Come dargli torto?