Perchè giovedì sei segnato tutto il giorno in -omissis-?
Spero sia una imprecisione, mi avevi detto che ci saresti passato solo un’ora ……
Sicuramente ti sembrerò insistente ma per me è doveroso ribadirtelo, credo che queste attività non debbano essere fatte da te, devi rendere autonome le tue persone su queste attività, e tu devi dedicare più tempo alla evoluzione e alla organizzazione dei lavori del gruppo, devi entrare di più nel merito delle problematiche anche applicative e, haimè anche al controllo delle loro attività quotidiane, al fine di capire quali sono le attività che li impegnano maggiormente, quali sono le attività “più superflue”, quali possono essere le attività “ricorrenti” da fare sui clienti del parco, ecc. potrebbero venire fuori spunti per nuovi servizi da offrire…
e poi dobbiamo trovare nuove persone da inserire nel gruppo e come vedi ci vuole in sacco di tempo, i curriculum interessanti che abbiamo sono pochi e quindi ci dobbiamo dare da fare.
Non mi dilungo oltre perchè sono discorsi che ti ho già fatto un sacco di volte………….
pensaci e come sempre la mia porta è sempre aperta per parlarne più a fondo.
ciao
Nella tradizione greca, le Erinni sono le personificazioni femminili della vendetta. In accordo con il mito, esse sono tre: Aletto, Megera e Trisifone, e sarebbero nate dal sangue del (povero!) pene di Urano, evirato ad opera del grazioso figliuolo Crono (che poi subirà il giusto contrappasso dal proprio figlio Zeus).
Sempre secondo il mito, il loro compito era vendicare i delitti avvenuti in ambito famigliare, per mano di un membro contro un altro della stessa famiglia, e il loro modus operandi era quello di torturare il reo fino a farlo impazzire. Per questa ragione esse sono anche chiamate Manie (folli).
In molta iconografia esse sono raffigurate come donne alate, a volte con capelli di serpente, intente ad urlare ogni sorta di epiteto al malcapitato.
Ad alcuni anni di distanza (ecco il tema del cibo freddo), mi è capitato di ripensare ad una persona che ha avuto un certo ruolo nella mia vita professionale, e che indicherò con il nome emblematico di Megera. Perché (con l’accento giusto)? Be’ (io lo scrivo così), perché credo proprio che sia stata la mia Erinne, probabilmente per delitti che non ho commesso in questa vita, almeno a quanto ricordo, ma probabilmente in una precedente, sempre stando al mio casellario giudiziario attuale.
La citazione è solo un esempio dei “pipponi” che era solita tirarmi via mail, aggravati dalla latitanza della sintassi e della ortografia. Per non parlare poi di quelli de visu.
Ne sono convinto. Questa Megera, in fondo, ha solo svolto – inconsapevole – il suo compito karmico nei miei confronti, e senza rancore (ma fastidio sì, e tanto) la ringrazio a distanza di anni, per avermi fatto capire come non sarei mai voluto diventare. Chi ha detto che un piatto freddo non possa essere più appetitoso?