70 anni fa gli uomini violarono uno degli ultimi baluardi della sub-natura e aprirono così le porte a un’epoca in cui le coscienze sono state accecate dalla luce degenerata dell’esplosione atomica (che su di un piano sottile purtroppo ancora manda i suoi raggi).
Abbiamo pensato che fosse giusto, abbiamo “omesso” le centinaia di migliaia di morti innocenti, abbiamo innalzato alcuni scienziati (e con essi la Scienza) a nuove divinità, in nome della pace e della libertà, quella stessa di cui beneficiamo, ma che non ci esime per questo dalla ricerca della verità, perché solo la verità rende liberi.
Alcuni di quegli scienziati che chiedettero a gran voce la “bomba” a Roosvelt si ravvidero: Leó Szilárd e James Franck prima che essa venisse realizzata e sganciata; Einsten (estensore della lettera di richiesta del 2 agosto 1939) e Oppenheimer solo dopo che ne videro gli effetti devastanti.
Fermi rimase sempre convinto di aver fatto del bene. Morì di tumore allo stomaco nel 1954.