E sembra un sabato qualunque un sabato italiano
Il peggio sembra essere passato
La notte è un dirigibile che ci porta via lontano
cantava Sergio Caputo nell’ormai remoto 1983. Sembrano veramente appartenere a un’altro eone quei tempi, quelli della “Milano da bere”, per intenderci, di Craxi e del Pentapartito.
Gli anni della politica economica che fece scendere l’inflazione dal 12,30% al 5,20%, con conseguente crescita dei salari (in quattro anni, di quasi due punti al di sopra dell’inflazione), facendo diventare l’Italia il quinto paese industriale avanzato del mondo1. Ma che ci regalò la spaventosa voragine del debito pubblico, che passò da 232 a 524 miliardi, e fece sprofondare il rapporto fra debito pubblico e PIL dal 70% al 90%2.
È anche utile ricordare che negli anni del governo Craxi, fu dichiarata una guerra senza quartiere all’evasione fiscale dall’allora ministro Bruno Visentini, con particolare attenzione alla categoria dei commercianti. Venne così introdotto il famigerato misuratore fiscale (alias registratore di cassa).
In quegli anni il divario tra il 10% più ricco e il 10% più povero era 8 a 1, mentre nel 2008 questo è salito a 10 a 1. Sembra poco, vero? Ma in realtà significa che l’11% delle famiglie italiane vive in stato di povertà e il 7,6% è a rischio di diventarlo3. Ad oggi comunque stiamo parlando di quasi 10 milioni di esseri umani, nostri concittadini.
Scene come quella della foto sono e saranno sempre più frequenti, e riguarderanno sempre più le famiglie italiane, che sono quelle che, in misura del 9% in più rispetto all’anno precedente, si sono rivolte ai vari banchi alimentari gratuiti per campare.
Note
1 fonte Wikipedia
2 fonte www.blia.it/debitpubblico, vale anche la pena di leggere questo chiarissimo documento sul debito pubblico
3 fonte Istat 2012